PALAIS IDÉAL DU FACTEUR CHEVAL

During one of his rounds, in april 1879, at the age of 43, the postman Ferdinand Cheval, stumbles against such an odd stone that it awakes a dream. Real self-taught, he devotes 33 years of his life to build a dream palace in his garden alone. His inspiration comes from nature, postcards and the very first illustrated magazines that he deals. 
During his daily country rounds of about 18 miles and with the help of this faithful wheelbarrow he pickes up stones. Alone, misunderstood, he writes down on his building “The work of one man”. His dream palace gets completed in 1912.
In the heart of a flourishing garden, he imagines a uninhabitable palace populated by an incredible bestiary: octopus, hind, caiman, elephant, pelican, bear, birds… But also giants, fairies, mythological figures or architectures from all the continents. An architectural work as unclassifiable as universal.

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Durante uno dei suoi viaggi giornalieri, nell’aprile del 1879, all’età di 43 anni, il postino Ferdinand Cheval, inciampa contro una pietra di forma strana che subito lo rimanda ad un sogno. Da totale autodidatta, si dedica da quel momento, per 33 anni, alla costruzione di un palazzo ideale nel suo giardino. La sua ispirazione deriva dalla natura, dalle cartoline e dalle primissime riviste illustrate che sfogliava ogni giorno grazie al suo lavoro.
Durante i suoi quotidiani giri in campagna (circa 18 chilometri), con l’aiuto di una fedele carriola ha spostato numerose pietre per la realizzazione del suo capolavoro, costruito in totale solitudine, come una scritta sul palazzo stesso può indicare: “Il lavoro di un uomo solo”. Il suo palazzo ideale viene concluso nel 1912.
Nel cuore di un rigoglioso giardino, immagina un palazzo inabitabile popolato da un bestiario incredibile: polpi, caimani, elefanti, pellicani, orsi, uccelli… Ma anche giganti, fate, figure mitologiche o architetture di tutti i continenti. Un’opera architettonica inclassificabile e totalmente universale.

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