HORST ADEMEIT

Horst Ademeit was born in Cologne in 1937. Trained as a textile designer, he entered Joseph Beuys’ class at the Kunstakademie in Düsseldorf in the late 1960. Here his works were rejected because too conservative and academic; this fact led him to left the total art world. Thereafter Ademeit supported himself as a manual laborer in the building trade.

He took up photography in order to contend with a mounting concern: his belief that he was increasingly subject to the deleterious effects of what he called “cold rays” and invisible radiation, emanating from electrical sockets and fittings in his apartment.
To contain and counter the harmful yet undetectable rays, Ademeit photographed their sources at home, and in his neighborhood, notating his feelings and impressions— as well as detailed data from electricity meters, thermometers, clocks, and other devices—in the narrow margins of his Polaroid prints. While capitalizing on the ease and immediacy offered by this particular process, Ademeit may also have valued the fact that, exceptionally among photographic media, the Polaroid camera produces a unique and unrepeatable image. Over the course of 14  years, he made 6006 numbered Polaroids.

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Horst Ademeit è nato a Colonia nel 1937. Formatosi come disegnatore tessile, dal 1960 frequentò i corsi tenuti da Joseph Beuys alla Kunstakademie di Düsseldorf. Qui le sue opere furono respinte perché troppo conservatrici e accademiche; questo fatto lo ha portato a lasciare l’intero mondo artistico. Successivamente Ademeit si è guadagnato da vivere come manovale in campo edilizio.

La fotografia è diventata un elemento importante contro una sua crescente preoccupazione: era convinto di essere sempre più soggetto agli effetti deleteri di quelli che lui chiamava “raggi freddi” e le loro radiazioni invisibili, provenienti da prese elettriche e dai raccordi del suo appartamento.
Per contenere e contrastare i raggi ancora non rilevabili e nocivi, Ademeit fotografava le fonti in casa e nel suo quartiere, annotando sentimenti, impressioni e particolareggiati dati di contatori elettrici, termometri, orologi e altri dispositivi, ai margini delle sue Polaroid. Mentre l’immediatezza e la facilità offerta dalla Polaroid gli permettevano di creare immagini veloci, Ademeit poteva apprezzare anche il fatto che, tra i supporti fotografici, la macchina istantanea produceva un’immagine unica e irripetibile. Nel corso di 14 anni ha realizzato 6006 Polaroid.

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